Un giorno su diretto Capranica-Viterbo vidi salire un uomo con un orecchio acerbo.
Non era tanto giovane, anzi era maturato tutto, tranne l'orecchio, che acerbo era restato.
Cambiai subito posto per essergli vicino e potermi studiare il fenomeno per benino.
Signore, gli dissi, lei ha una certa età, di quell'orecchio verde che cosa se ne fa?
Rispose gentilmente: dica pure che son vecchio, di giovane m'è rimasto soltanto quest'orecchio.
E' un orecchio bambino, mi serve per capire le voci che i grandi non stanno mai a sentire:
ascolto quello che dicono gli alberi, gli uccelli, le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli,
capisco anche i bambini quando dicono cose che ad un orecchio maturo sembrano misteriose...
Così disse il signore con un orecchio acerbo quel giorno, sul diretto Capranica-Viterbo.
Non era tanto giovane, anzi era maturato tutto, tranne l'orecchio, che acerbo era restato.
Cambiai subito posto per essergli vicino e potermi studiare il fenomeno per benino.
Signore, gli dissi, lei ha una certa età, di quell'orecchio verde che cosa se ne fa?
Rispose gentilmente: dica pure che son vecchio, di giovane m'è rimasto soltanto quest'orecchio.
E' un orecchio bambino, mi serve per capire le voci che i grandi non stanno mai a sentire:
ascolto quello che dicono gli alberi, gli uccelli, le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli,
capisco anche i bambini quando dicono cose che ad un orecchio maturo sembrano misteriose...
Così disse il signore con un orecchio acerbo quel giorno, sul diretto Capranica-Viterbo.
(Gianni Rodari)
Il bambino e l'adulto
Reviewed by Paola Romitelli
on
21:43
Rating:
Che carina Paola... te la rubo e la metto sul mio blog!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
francesca
Non la 'rubi' a me, ma a Rodari ;)
RispondiEliminaBella bella.
RispondiEliminaBob
;)
RispondiEliminaSpero che sia chiaro il messaggio che manda, oltre che essere bella ;)
RispondiElimina"Dite: è faticoso frequentare i bambini. Avete ragione. Poi aggiungete: perchè bisogna mettersi al loro livello, abbassarsi, inclinarsi, curvarsi, farsi piccoli. Ora avete torto. Non è questo che più stanca. É piuttosto il fatto di essere obbligati a innalzarsi fino all'altezza dei loro sentimenti. Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi. Per non ferirli." J. Korczak. Ciao, grazie di essere passata sul mio blog. Ire ;)
RispondiEliminaProprio come dice Korczak! Ciao Ire!
RispondiElimina