Dal libro "Fiabe ebraiche": Pesci
C'era una volta una famiglia di buoni ebrei che viveva in un villaggio di mare. Il padre ogni giorno andava a pesca e portava a casa il pesce da vendere al mercato. Il figlio, che amava e ammirava molto il padre, insisteva per andare a pesca con lui, ma questi temeva che il ragazzo cadesse in acqua e annegasse, così gli diceva sempre: "Tu sei troppo giovane per venire a pesca, Studia, e impara le parole della Torah, allora potrai superare ogni avversità e ti porterò con me".
Il ragazzo cresceva, studiava e discuteva volentieri di tutto ciò che imparava.
Un giorno, mentre il figlio raccontava le meraviglie della Torah, il padre lo interruppe e disse: "Ora, figlio mio, hai imparato abbastanza. La Parola che custodisci dentro di te ti proteggerà da ogni pericolo, domani verrai con me a pesca".
Si svegliarono presto al mattino e uscirono in barca. Quel giorno la pesca fu molto fruttuosa.
A un certo punto il padre perse di vista il ragazzo. Lo cercò nella barca e lo vide a poppa, intento a liberare i pesci dalla rete e a rigettarli in acqua.
"Ma che stai facendo?" gli chiese arrabbiato.
"Sono vivi, e sono troppi per noi! Dio ci ha fatti a sua immagine e somiglianza affinché dominiamo sui pesci del mare, ma la sorte degli uomini e quella delle bestie è la stessa; come muoiono queste muoiono quelli: c'è solo un soffio vitale per tutti. Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie, perché tutto è vanità.
Tengo il necessario per mangiare, e restituisco il resto al mare.
Questo è quello che ho imparato dalla Torah."
Il padre si infuriò con il figlio, dicendogli che non aveva capito nulla, che era uno sciocco, e gli si avvicinò per picchiarlo. In quel mentre scivolò sulla rete e cadde in mare.
Il figlio accorse alla sponda della barca e vide il padre che, in procinto di annegare, gridava implorando il ragazzo di aiutarlo.
Allora il figlio si rivolse ai pesci e disse: "Dio ha creato gli uomini a sua immagine, e ha ordinato loro di dominare i pesci del mare. Ecco, io vi ho restituito la vita, ora voi restituitela a mio padre!"
Subito un branco di pesci sollevò l'uomo e lo accompagnò alla barca. Il figlio lo aiutò a salire e gli sorrise. Il padre lo abbracciò, piangendo di gioia.
Rispetto
Reviewed by Paola Romitelli
on
07:51
Rating:
e pensare che oggi i pesci si raccolgono negli allevamenti, non si pesca più e sono imbottiti d'antibiotici: la torah è un libro magnifico, anch'io ho imparato tante cose, bisogna capirle però, non basta leggerle, ciao laura
RispondiElimina