Ricordo volentieri questo ragazzo, Attilio Manca, che ormai da 5 anni non c'è più. C'è nebbia sulla sua morte verificatasi in una situazione veramente paradossale.
Lo ricordo con piacere perché credo fosse una persona veramente buona, nel profondo.
Lo ricordo con piacere perché era una gran professionista che avrebbe potuto salvare la vita a molti.
Lo ricordo con piacere perché vorrei che non fosse morto.
Lo ricordo con piacere perché tutte le morti di ragazzi che in qualche modo vengono collegate alla mafia, alla camorra o a sistemi simili, vorrei che non ci fossero.
Lo ricordo con piacere in nome proprio di tutti i bambini, i ragazzi, gli adulti che sono morti innocenti.
Attilio, riposa in pace.
Di seguito la storia del suo "caso", ripresa da un post scritto sul blog di Benny Calasanzio Borsellino:
Forse un giorno vi racconteranno la storia di un medico, un urologo tra i migliori in Italia, che si suicidò quattro anni fa, 12 febbraio 2004, nella sua casa, a Viterbo.
Vi diranno che era depresso, che era triste, e che decise che era meglio farla finita.
Lui si chiamava Attilio Manca. Dottor Attilio Manca.
Si iniettò allora, due volte, sui polsi, una miscela esplosiva di alcol, calmanti ed eroina per farla finita.
Nel polso sinistro però.
Lui che era mancino, in punto di morte, scoprì che era abile ad usare anche l'altra mano.
Mentre entrava in circolo il mix, diede una testata su qualche muro deviandosi il setto nasale.
Poi cominciò a sbattere in giro per la casa, a procurarsi ecchimosi ed ematomi su tutto il corpo. Cosparse la casa del suo sangue, sul letto, sotto il letto, mise il tappo alle due siringhe e ne mise una in bagno e una in cucina.
Poi finalmente morì.
Suicidio.
Caso chiuso.
Come Peppino Impastato che si fece esplodere dopo essersi auto-pestato a sangue ed aver cosparso di tracce ematiche tutta la campagna.
Il dottor Manca in effetti aveva una vita che lasciava presagire al peggio.
A trentaquattro anni era già un luminare, sapeva effettuare l'intervento alla prostata per via laparoscopica.
Oltre a lui in Italia c'era solo un altro medico in grado di farlo.
Lo ritrovarono in quella casa i suoi colleghi. Prostata.
La prostata mi ricorda Bernardo Provenzano.
Poveraccio Binnu, dovette andare fino a Marsiglia per operarsi.
A proposito, aggiungo una sciocchezza che per gli inquirenti ha poco conto. Infatti è solo una coincidenza, figuratevi.
All’insaputa dei colleghi, l'urologo aveva effettuato un viaggio in Costa Azzurra proprio nell’ottobre 2003.
A Marsiglia.
Lo disse ai genitori, nel corso di due telefonate. Anche Bernardo Provenzano, nell’ottobre 2003, si trovava in Francia.
Guarda un pò! A Marsiglia.
Attilio Manca disse ai genitori di trovarsi lì perchè doveva assistere ad un intervento.
I familiari credono sia stato costretto a visitare, ad operare o ad assistere proprio Bernardo Provenzano.
Io ne sono fermamente convinto.
Basta leggere. E il suo comportamento in quel periodo, lasciava intendere che ci fosse qualcosa di storto, in effetti. Non è difficile da credere che Bernardo Provenzano, quel vecchietto inoffensivo che mangiava pane e cicoria, abbia preteso di essere visitato ed assistito da un luminare dell'urologia, da uno tra i migliori in Italia e, a lavoro finito, lo abbia messo a tacere.
A parte gli accompagnatori, infatti, Provenzano avrebbe avuto solo un altro italiano accanto in Francia.
Meglio assicurarsi il suo silenzio. Le indagini sono state chiuse e archiviate con una superficialità che ha del criminale. Due telefonate tra Attilio e la madre sono sparite dai tabulati.
La mattina del 12 febbraio, invece, Attilio aveva chiamato i genitori, chiedendo loro di portare dal meccanico riparare una moto tenuta a Terme Vigliatore. Dopo la sua morte i genitori c'andarano dal meccanico, ma la moto era perfetta. Forse Attilio già in mattinata era in ostaggio. Forse non poteva nemmeno parlare a telefono. Attilio aveva addirittura in programma un periodo di volontariato in Bolivia con Medici senza Frontiere, e un training a Cleveland, Stati Uniti, presso un istituto altamente specializzato. Strana una vita così pianificata e dinamica per un'aspirante suicida.
Grazie all'ostinazione della famiglia, il Gip del tribunale di Viterbo ha dato mandato al pm di far eseguire, entro tre mesi, l'esame del Dna su alcuni mozziconi di sigarette e sugli strumenti chirurgici trovati su un tavolo nell'abitazione di Attilio Manca. (ANSA) In particolare il Gip ha disposto che il Dna venga confrontato con quello di Angelo Porcino, un uomo residente a Barcellona Pozzo di Gotto, città natale di Attilio Manca, dove vivono tuttora i suoi genitori. Angelo Porcino, secondo il legale della famiglia Manca, avvocato Fabio Repici, oltre a essere pregiudicato, avrebbe avuto contatti con ambienti mafiosi barcellonesi.
Il Gip ha chiesto di verificare la posizione di Porcino in quanto Attilio Manca, dieci giorni prima di morire, avrebbe telefonato ai genitori chiedendo loro informazioni proprio su di lui. Poi avrebbe aggiunto di avere a sua volta ricevuto una telefonata da parte di un suo cugino, Ugo Manca, tecnico radiologo, che gli avrebbe chiesto un appuntamento a nome di Porcino poiché, avrebbe avuto bisogno di un consiglio di carattere medico.
L'eventuale presenza a Viterbo di Porcino, secondo il legale, potrebbe imprimere una svolta decisiva alle indagini nel senso indicato dai genitori di Attilio Manca.
Nel senso che il medico non si sarebbe affatto suicidato e che nella sua morte potrebbe aver avuto un ruolo la malavita barcellonese.
Un altro aspetto che le indagini non avrebbero chiarito, così come ha sostenuto l'avvocato Repici nell'opposizione all’archiviazione del caso accolta dal Gip di Viterbo, riguarda il comportamento di Ugo Manca nei giorni immediatamente successivi alla scoperta del cadavere di Attilio.
Ugo Manca, condannato un anno fa per traffico di droga, il giorno dopo la scoperta del cadavere dell'urologo si recò alla procura della Repubblica di Viterbo per sollecitare, a nome dei genitori del medico, la restituzione del corpo e il dissequestro dell'appartamento.
Ma il padre e la madre di Attilio, ascoltati dal pm, hanno dichiarato di non aver mai chiesto al loro nipote di fare tali richieste. Inoltre, come prova un'impronta digitale trovata su una mattonella del bagno, Ugo Manca era stato in casa del cugino. Circostanza che egli stesso ha poi ammesso, dichiarando di essere venuto a Viterbo nel dicembre 2003 per farsi sottoporre a un piccolo intervento chirurgico a un testicolo. Ma non ha fornito alcuna prova su chi e quando gli avesse diagnosticato il problema e prescritto l'intervento.
Mi rivolgo ai genitori di Attilio. Alla madre, che ho conosciuto, donna di una dignità nobile e con un grande senso della giustizia. Farò di tutto perchè la gente sappia quello che è successo, tempesterò internet di articoli, di post. La memoria di vostro figlio è un impegno per tutta la Sicilia.
Attilio Manca: un caso ancora da sviscerare
Reviewed by Paola Romitelli
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09:11
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Brava Paola per aver ricordato questa storia. Un saluto.
RispondiEliminaManu
Grazie per aver ricordato la morte di mio cugino Attilio.Ogni gesto in sua memoria è importante per aiutarci a rendergli giustizia! In merito volevo invitarvi ad iscrivervi ad un gruppo da me creato su facebook intitolato per non dimenticare Attilio Manca. Siamo già 400 e ogni soggetto in più che si iscrive è importante per dar forza al movimente anche per non far sentir soli i familiari! grazie ancora io sono Giuseppe Gentile
RispondiEliminaGiuseppe, ciao :)
RispondiEliminaPurtroppo non sono iscritta a facebook, ma "partecipo" con il cuore.
Questa storia è asssurda e non va dimenticata.
Grazie per la solidarietà mostrata, apertamente, con le tue profonde parole.
RispondiEliminaUn abbraccio di cuore da Gianluca Manca,fratello di Attilio, e dai suoi genitori.
Grazie a te :)
RispondiEliminae se c'è qualche notizia o altro da diffondere, fammelo sapere e sarà pubblicata.
La strana morte di Attilio Manca | Prima puntata
RispondiEliminadata 2009-06-16 | dim. 9476 KB
http://www.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/090616-un-abuso-al-giorno.mp3
La strana morte di Attilio Manca | Seconda puntata
data 2009-06-17 | dim. 9397 KB
http://www.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/090617-un-abuso-al-giorno.mp3
La strana morte di Attilio Manca | Terza puntata
data 2009-06-18 | dim. 9759 KB
http://www.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/090618-un-abuso-al-giorno.mp3
La strana morte di Attilio Manca | Ultima puntata
data 2009-06-19 | dim. 9289
http://www.radio24.ilsole24ore.com/radio24_audio/090619-un-abuso-al-giorno.mp3