L'idea mi è venuta in mente leggendo questa notizia dell'Ansa, in cui c'è scritto che molte persone (il 26%) ricicla i regali.
Che significa questo? Significa che un signore/a riceve un regalo. Questo regalo non gli piace, oppure è un doppione, oppure non gli si "addice", così il signore/a invece di buttarlo, decide di regalarlo ad un suo amico/conoscente.
Invece di buttarlo, decide di regalarlo!?!?!?!? Lo trovo fantastico, e mi domando come mai lo fa solo il 26% delle persone!
Anche perché, tale comportamento non dovrebbe offendere chi ha fatto il regalo, poiché la persona che lo ha ricevuto semplicemente attua una "catena" e lo offre/regala a chi lo apprezzarebbe di più.
E' uno dei comportamenti ecologici più belli e spontanei che abbia sentito negli ultimi anni e penso che vada incentivato! Perciò, ecco i bannerini per aderire all'iniziativa :)
- Banner con un albero di Natale e Babbo Natale con scritto "Il regalo ricevuto non ti piace? Non buttarlo: riciclalo".
- Banner con sullo sfondo il simbolo del riciclo con scritto "ricicla il regalo che non ti piace: ri-regalalo".
- Fiocco rosso e la scritta "Come essere "eco" a Natale: Non buttare, ma ricicla il regalo ricevuto ma che non ti è piaciuto!"
Blog che partecipano all'iniziativa
Ricicla i regali di Natale
Reviewed by Paola Romitelli
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17:16
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:)
RispondiEliminaHai un bel blog impegnato, Lisa.
A presto.
Tremenda sta cosa... Eticamente non è bello riciclare un regalo, anche se brutto...
RispondiElimina@3my78: dipende cosa si intende per "eticamente", calcolando i problemi economici di tutto il mondo, e cercando di favorire una mentalità ecologica, penso sia meglio riciclarlo piuttosto che buttarlo o...relegarlo in fondo all'armadio o, peggio, in cantina!
RispondiEliminaSono anni che io riciclo i regali e non ci trovo nulla di immorale. Immorale sarebbe buttarli. Quando poi non ho animo di riciclarli .....perchè ce n'è che proprio sarebbe contro natura riciclare, li regalo ad una mia amica per il mercatino di Natale della sua parrocchia e....miracolo, vengono pure venduti.
RispondiEliminaTra l'altro, se si sparge il riciclo del regalo come comportamento condiviso e dichiarato (lo si fa da tempo ma nessuno lo dice;), forse chi fa il regalo diventa più attento ai gusti di chi riceverà il regalo...
RispondiEliminaChe bello il tuo blog in versione natalizia!!
RispondiEliminaGrazie Ale :)
RispondiEliminariciclare .... stupenda idea!
RispondiEliminaciaooooo
:)
RispondiEliminaL'idea a me sembra rompere un qualcosa di sacro, un tabù che però ha ragioni da vendere: un regalo, un vero regalo è pensato espressamente per il destinatario e dal mio punto di vista è accettabile solo accettarlo o rifiutarlo, dando per scontato che se lo si accetta lo si tiene.
RispondiEliminaIn effetti il problema sta tutto nel fatto che il destinatario, secondo una mentalità un po' penitenziale che però è la nostra, è un destinatario esclusivo: siamo (in prevalenza) la civiltà della proprietà privata, dei contratti vincolanti, della monogamia, del diritto d'autore rigido e dunque anche la relazione a cui il regalo rimanda è unica, individuale e non coinvolge altri idealmente nessun altro che le due persone specificate. Il chè, intendiamoci, è bellissimo, come è splendida una coppia che rimane assieme per trent'anni, un'opera che rimane fedele a sè stessa e a cui nessuno tenta di rubare la paternità, ecc. ma è una visione parziale, figlia della nostra cultura parziale e non credo sia l'unica logica possibile. Tutto poi passa dalla volontà altrui da rispettare, perciò, all'atto pratico, il fatto che chi dona ci dia esplicitamente questa possibilità, anche scrivendo "se non ti piace, dallo via: io non me la prendo a male" dovrebbe risolvere ogni questione a favore del riciclo.
Grazie, Marco, del tuo prezioso contributo!
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