I nostri sensi non lo percepiscono.
Ma c'è. E ci fa del male.
In Italia, pare sia stata fatta una unica ricerca di una certa portata rigurdante le antenne di radio vaticana (in particolar modo il paese di Cesano, vicinissimo alle antenne), che ha rilevato:
Praticamente lo studio si conclude dicendo che c'è un aumento di morte per leucemie e cancro, di malattie in generale, nell'area di Cesano e dell'Olgiata in provincia di Roma.
La capitale risulta la città più inquinata d'Italia, ma anche nel resto del Bel Paese la situazione non è migliore (leggete i dati calcolando che radiazioni superiori ai 20 v/m sono nocivi, anche se con la Legge 381/98 si è abbassato tale limite a 6 v/m oltre le 4 ore di eposizione. Limiti che superano di milioni di volte il campo elettromagnetico naturale.):
- Lazio
Roma (e dintorni)
1) Cesano Radio Vaticana 30 mila abitanti esposti(valori fino a 50 V/m-WWF)
2) Pentagono elettromagnetico 5 punti per complessivi 400 impianti di trasmissioni radio e 200 mila cittadini irradiati Scuola Leopardi(Monte Mario)-cadlolo-teulada(Prati)-apuleio(Balduina)-vle vaticano (valori fino a 30 V/m-WWF)
3) S.Palomba Pomezia fino a 30 V/m(fonte Anpa)
4) Montecopatri fino a 35 V/m(WWF)
5) Rocca Priora-Rocca di Papa fino a 27 V/m (Anpa) - Campania
Napoli Camaldoli (ordinanza Min Bordon 15 Impianti spenti) 20V/M - Abruzzo
S.Silvestro Pescara (ordinaza Min Bordon ) abbassati i limiti da 20 a 6 v/m - Marche
Potenza Picena (radar militare Nato) 30V/m - Sicilia
Capo d'Orlando (92 V/m)
Erice (30 V/M ) - Puglia
Andria 156 antenne 100 mila abitanti fino a 30 V/M
Volturino (Foggia) 84 impianti a ridosso della popolazione fino a 35 V/m - Umbria
Perugia fino a 27 V/m - Lombardia
Como (località Cao) fino a 27 V/M - Piemonte
Torino Pecetto fino a 40 V/m (indagini in corso da parte della Procura di Torino Giudice Guariniello)
Sono dati relativi al 2001. Al 2001.
Non mi risulta che la situazione sia cambiata. Le antenne di radio vaticana, di Rocca Priora e di Rocca di Papa sono ancora lì. Le altre non so, ma la sensazione che ho è che la situazione invece di migliorare sia peggiorata.
Roma, 14 marzo 2007:
"Rai, Mediaset, La7 e tutte le altre emittenti televisive che
trasmettono ancora da Monte Mario e Monte Cavo dovranno trasferirsi lontano dai centri abitati".
E' questo, secondo il vicepresidente della Regione Lazio e assessore all'Urbanistica, Massimo
Pompili, il contenuto della delibera adottata ieri dalla Giunta regionale per risolvere la guerra delle
antenne che da anni contrappone comitati di cittadini e amministrazioni comunali da una parte e le
maggiori imprese del settore dall'altra a suon di ricorsi. (continua a leggere)
Oggi è il 30 luglio 2008. Le antenne sono ancora lì.
Riporto un sunto della puntata di Report di giugno 2008:
"Si torna a parlare di elettrosmog. Ci voleva la trasmissione “Report” a rianimare la discussione.
Antenne e ripetitori si moltiplicano.
E i controlli? I limiti di elettromagnetismo sono troppo alti?
Non fa niente si continua a trasmettere!
Intanto a Colonna il Comitato No Elettrosmog ha detto no all’installazione di un’antenna di telefonia mobile della Telecom.
L’antenna in questione è alta circa 24 metri e dovrebbe essere collocata nel centro storico - rione Maranella, vicino alla Ludoteca comunale e al Centro Anziani, in una zona tra l’altro sottoposta a vincolo paesaggistico. Il Comitato già in passato ha condotto una lunga battaglia contro i ripetitori radiotelevisivi di Monte della Croce. Oggi l’impegno si rinnova. Dopo un’assemblea pubblica promossa dal Comitato, con la partecipazione dell’ing. chimico Franco Medici, dell’ing. Ambientale Cristiano Amelia, dell’avv. Giovanni Sacchetti, è partita una petizione popolare contro l’installazione di impianti radioelettrici vicino ai centri abitati e per l’adozione di uno specifico regolamento comunale. Magari un regolamento intercomunale che, attraverso un piano di localizzazione generale, tuteli davvero la salute dei cittadini e il paesaggio!
All’incontro erano presenti anche alcuni Consiglieri Comunali i quali hanno dichiarato che l’Amministrazione si sta adoperando per evitare l’installazione nella zona identificata dalla Telecom, ma poche sono le possibilità in quanto la Legge n° 259/2003, la cosiddetta Legge Gasparri, ritenendo la telefonia ormai una necessità primaria, va in deroga a qualsiasi vincolo. Anche alla salute dei cittadini!"
Se fate una ricerca su internet si possono trovare ricorsi su ricorsi persi in nome di questa Legge.
Persi. O vinti. Dipende dai punti di vista, ovviamente, quello di chi vuole installare le antenne e quello di chi le antenne le avrà sopra la testa.
Chissà se "chi comanda", "chi decide", fregandosene degli altri, ha una antenna sopra la testa, con il pericolo che un parente, un figlio, un nipote, possa ammalarsi.
Ci vuole l'oncologo amico per capire che l'elettro-smog fa male?Capisco che il progesso debba andare avanti.
Ma non capisco perché debba far male alla nostra salute.
Non capisco perché il progresso debba portare per forza inquinamento.
Non capisco perché insieme - che so - alla rete Vimax (che fa malissimo) non si trovino dei modi per proteggerci dai suoi effetti negativi. Si trova che con al rete Vimax si possono raggiungere risultati migliori che con le attuali (che già fanno male)?
Perché non si aspetta ad immetterle nel mercato, trovando prima una soluzione per la parte nociva?
Questo, per me, non è progresso.
Fonti: Elettrosmog.rm.it e Elettrosmog.org
Ma sei radio-attiva in questi giorni?
RispondiElimina...mi crea qualche "problemino" non poter scegliere della mia vita...
RispondiElimina:)
RispondiEliminaPartiamo per l'Himalaya e ci piazziamo là sotto a 4000-5000 mt a vita! Cosa ci manca?
RispondiEliminaHo voglia di isolamento totale ma sono nel posto sbagliato!
...ti capisco...
RispondiEliminaThis is great info to know.
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