Le cose non sono sempre quelle che osserviamo con gli stessi occhi
ma possono mutare,
a seconda dei punti di vista considerati.
Una casa è una casa
e non cessa di essere una casa,
anche se guardata da punti di vista diversi,
ma, è comunque una diversa casa.
E così possono cambiare i nostri punti di vista sulle cose,
che affrontiamo ogni giorno.
Forse,è il solito, consueto punto di vista sulle cose,
che ce le fa affrontare sempre allo stesso modo,
ottenendo le consuete risposte (G. Gamberini).
La realtà, gli eventi, le relazioni assumono un punto di vista diverso a seconda della persona che le vive. Una relazione non sarà mai “raccontata” in modo uguale nemmeno dalle due persone che la vivono.
Ognuno di noi possiede delle “lenti” con cui guarda, percepisce, pensa.
Lenti che si sono costruite nel tempo tramite le esperienze vissute, l'educazione ricevuta, le modalità relazionali con le figure primarie di attaccamento, il modo con cui i nostri sensi hanno percepito e percepiscono il mondo.
Il modo di guardare a ciò che ci circonda può essere cambiato: Milton H Erickson considerava il cambiamento del punto di vista come la cosa più importante che si poteva ottenere da una terapia, perché segnava l'inizio di un mutamento, che sarebbe poi proseguito a cascata: se io cambio il mio modo di guardare alle cose le affronterò in modo diverso, cosicché otterrò risposte diverse.
Il cambiamento è difficile ma possibile, e lasciandosi andare ad esso si possono scoprire nuove verità rimanendone spesso sorpresi.
Questa estate mi sono imbattuta nei Nuovelle Vague, progetto musicale francese di Marc Collin e Olivier Libaux che si propone di riprendere alcuni classici della new wave e del punk anni 80 e reintepretarli in stile bossanova (in portoghese "voce nuova", ma nel gergo urbano brasiliano, alla lettera, “nuovo pallino” ossia particolare fissazione, è un genere musicale, nato in Brasile alla fine degli anni '50, che trae origine dal samba, in particolare nella forma detta samba canção e, in genere, dalla tradizione musicale brasiliana. È ispirato culturalmente dalla "rive gauche" francese, dalle atmosfere minimaliste di certa musica europea e statunitense dell'epoca, ma soprattutto, dalla atmosfera di rinascita economica e nazionalista del Brasile).
Il nome del progetto, Nouvelle Vague, è un gioco di parole che indica in primo luogo la nazionalità del gruppo, facendo riferimento al celebre movimento del cinema francese dagli anni '60 (la Nouvelle Vague, appunto).
(Un cinema, si è detto, dai toni moralistici e dalle tematiche universali, che veniva considerato dall’opinione pubblica quanto di più distante da una forma d’arte, quasi ridotto a un mero e semplice strumento di intrattenimento. L’amore e il rapporto mistico-religioso con lo schermo, portarono gli intellettuali della Nouvelle Vague a rifiutare una simile concezione di cinema, ed a sviluppare quella che loro stessi denominarono “Politica degli autori”, secondo la quale un film non coincide mai con la sua sceneggiatura, o la sua scenografia, o ancor meno con i suoi attori, bensì con l’uomo che l’ha girato. Il regista diviene così un vero e proprio “scrittore di cinema” che utilizza consapevolmente il mezzo cinematografico per comunicare con lo spettatore attraverso non solo la semplice trama, ma con determinate scelte stilistiche capaci di delineare nel loro insieme una precisa realtà artefatta e significante, che rende possibile riconoscere dai primi fotogrammi di una pellicola il suo autore. Alcuni esponenti sono: François Truffaut, Jean-Luc Godard, Jacques Rivette, Claude Chabrol).
Fin dal primo album, ci sono le due principali caratteristiche del gruppo: la presenza di cover di canzoni degli anni ottanta riarrangiate in stile bossanova; la presenza, oltre che dei due ideatori del progetto, di molte altre figure musicali di diversa nazionalità e stile.
Le varie cantanti che si alternavano nel gruppo erano solite cantare solo canzoni con cui non erano familiari, per assicurare in questo modo che ciascun pezzo avesse una sua originalità.
Inserisco due video: la canzone originale e la cover proposta dai Nuovelle Vague, per usarli come metafora di come uno stesso evento possa avere due punti di vista diversi. Buon Ascolto!
Guns of Brixton - The Clash
Guns of Brixton - Nouvelle Vague
(Informazioni prese da Wikipedia)
ma possono mutare,
a seconda dei punti di vista considerati.
Una casa è una casa
e non cessa di essere una casa,
anche se guardata da punti di vista diversi,
ma, è comunque una diversa casa.
E così possono cambiare i nostri punti di vista sulle cose,
che affrontiamo ogni giorno.
Forse,è il solito, consueto punto di vista sulle cose,
che ce le fa affrontare sempre allo stesso modo,
ottenendo le consuete risposte (G. Gamberini).
La realtà, gli eventi, le relazioni assumono un punto di vista diverso a seconda della persona che le vive. Una relazione non sarà mai “raccontata” in modo uguale nemmeno dalle due persone che la vivono.
Ognuno di noi possiede delle “lenti” con cui guarda, percepisce, pensa.
Lenti che si sono costruite nel tempo tramite le esperienze vissute, l'educazione ricevuta, le modalità relazionali con le figure primarie di attaccamento, il modo con cui i nostri sensi hanno percepito e percepiscono il mondo.
Il modo di guardare a ciò che ci circonda può essere cambiato: Milton H Erickson considerava il cambiamento del punto di vista come la cosa più importante che si poteva ottenere da una terapia, perché segnava l'inizio di un mutamento, che sarebbe poi proseguito a cascata: se io cambio il mio modo di guardare alle cose le affronterò in modo diverso, cosicché otterrò risposte diverse.
Il cambiamento è difficile ma possibile, e lasciandosi andare ad esso si possono scoprire nuove verità rimanendone spesso sorpresi.
Questa estate mi sono imbattuta nei Nuovelle Vague, progetto musicale francese di Marc Collin e Olivier Libaux che si propone di riprendere alcuni classici della new wave e del punk anni 80 e reintepretarli in stile bossanova (in portoghese "voce nuova", ma nel gergo urbano brasiliano, alla lettera, “nuovo pallino” ossia particolare fissazione, è un genere musicale, nato in Brasile alla fine degli anni '50, che trae origine dal samba, in particolare nella forma detta samba canção e, in genere, dalla tradizione musicale brasiliana. È ispirato culturalmente dalla "rive gauche" francese, dalle atmosfere minimaliste di certa musica europea e statunitense dell'epoca, ma soprattutto, dalla atmosfera di rinascita economica e nazionalista del Brasile).
Il nome del progetto, Nouvelle Vague, è un gioco di parole che indica in primo luogo la nazionalità del gruppo, facendo riferimento al celebre movimento del cinema francese dagli anni '60 (la Nouvelle Vague, appunto).
(Un cinema, si è detto, dai toni moralistici e dalle tematiche universali, che veniva considerato dall’opinione pubblica quanto di più distante da una forma d’arte, quasi ridotto a un mero e semplice strumento di intrattenimento. L’amore e il rapporto mistico-religioso con lo schermo, portarono gli intellettuali della Nouvelle Vague a rifiutare una simile concezione di cinema, ed a sviluppare quella che loro stessi denominarono “Politica degli autori”, secondo la quale un film non coincide mai con la sua sceneggiatura, o la sua scenografia, o ancor meno con i suoi attori, bensì con l’uomo che l’ha girato. Il regista diviene così un vero e proprio “scrittore di cinema” che utilizza consapevolmente il mezzo cinematografico per comunicare con lo spettatore attraverso non solo la semplice trama, ma con determinate scelte stilistiche capaci di delineare nel loro insieme una precisa realtà artefatta e significante, che rende possibile riconoscere dai primi fotogrammi di una pellicola il suo autore. Alcuni esponenti sono: François Truffaut, Jean-Luc Godard, Jacques Rivette, Claude Chabrol).
Fin dal primo album, ci sono le due principali caratteristiche del gruppo: la presenza di cover di canzoni degli anni ottanta riarrangiate in stile bossanova; la presenza, oltre che dei due ideatori del progetto, di molte altre figure musicali di diversa nazionalità e stile.
Le varie cantanti che si alternavano nel gruppo erano solite cantare solo canzoni con cui non erano familiari, per assicurare in questo modo che ciascun pezzo avesse una sua originalità.
Inserisco due video: la canzone originale e la cover proposta dai Nuovelle Vague, per usarli come metafora di come uno stesso evento possa avere due punti di vista diversi. Buon Ascolto!
Guns of Brixton - The Clash
Guns of Brixton - Nouvelle Vague
(Informazioni prese da Wikipedia)
Punti di vista
Reviewed by Paola Romitelli
on
12:02
Rating:
Bengtornata Paola...ti davo quasi per dispersa....ma giustamente è anche questa mia affermazione relativa, questione di punti vista!
RispondiEliminaMolto interessante l'esempio della casa...c'è da rifletterci parecchio...Quanto ai video ci tornerò, oggi ho la testa un po' pesante, spero non sia in arrivo qualche virus!!!
Grazie per essere passata da me , a presto, ma non sparire!
Bacioni...
Mi collego di meno, ma ci sono :)
RispondiEliminaCiao,
RispondiEliminasono Giovanni, come stai?
Io bene!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Bel post.
P.S.Sono andato sul blog di Nonnatuttua, ma non sono riuscito a scrivere un commento perchè chiedeva il WINDOWS LIVE, tu ne sai qualcosa?
Un saluto speciale
Giovanni
Ciao,
RispondiEliminasono Giovanni, il tuo blog diventa senpre più bello e interessante!
Giovanni