Nuova epidemia: il troppo magro!!

E' ormai da qualche tempo che si incontrano ovunque ragazzine magrissime. Ed anche le loro madri in verità!

L'anoressia è diventata una vera epidemia!!

Ma nessuno sembra farci più caso. Anzi, la cosa è ormai passata come normale:

- nei negozi di abbigliamento le taglie sono tutte "striminzite", e questo accade sia al femminile che al maschile. La taglia M di dieci anni fa è diventala la XL di adesso;
- bambine di 9 o 11 anni caldamente rifiutate dal maestro di danza perché troppo cicciottelle; o trattate malissimo con frasi tipo "ma dove vai con quelle coscione che ti ritrovi!" (sentite personalmente)
- diete restrittive prescritte ad età sempre più precoci.

Mi fermo qui, anche se l'elenco potrebbe continuare.

Del resto non sto coscrivendo niente che non si conosca già o su cui si è già scritto in abbondanza. I valori culturali sono cambiati e chissà se si potrà mai tornare indietro rispetto a questa tendenza.

Quello che mi fa riflettere è questa continua mancanza di pensiero sulle conseguenze; si vive solo pensando al presente e i genitori della nuova generazione sembra non riescano ad assumersi il ruolo di educatori. 

Mi dispiace. Mi dispiace conoscere un numero sempre maggiore di giovani adulti che hanno già problemi ai reni, disturbi gastrointestinali, disturbi endocrino-metabolici, alterazioni dermatologiche e del sistema immunitario, come conseguenza di una carenza alimentare iniziata troppo presto e protratta per anni.
E non è da sottovalutare la distraibilità e la mancanza di concentrazione che una alimentazione malsana produce. La mancanza di concentrazione non solo è prodotta da troppi carboidrati, ma anche da carenze vitaminiche o alimentari in generale.

Di seguito scrivo qualche suggerimento, nella speranza che qualcuno si accorga che magari la propria figlia o il proprio figlio ha bisogno di aiuto e, dentro di sé, non aspetta altro.

Cosa fare:
  • Possono essere indicate delle psicoterapie con diversi approcci (dinamico, sistemico-familiare, cognitivo-comportamentale) e con la possibilità di incontrare lo psicologo sia individualmente che in un gruppo (il gruppo può essere formato dai membri della propria famiglia o da altre persone).
  • Si può valutare l'opportunità di un progetto di intervento con una equipe formata da uno psicologo e da un nutrizionista che collaborano insieme.
  • Si può pensare di iniziare un percorso di consapevolezza corporea e di educazione alimentare.
Sarebbe bello iniziare uno di questi percorsi prima di esserne costretti in seguito ad una ospedalizzazione per uno squilibrio fisico talmente forte da rischiare la funzionalità di un organo o la vita stessa!




Nuova epidemia: il troppo magro!! Nuova epidemia: il troppo magro!! Reviewed by Paola Romitelli on 12:52 Rating: 5

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