Bullismo, tra vittime e carnefici

Al congresso italiano di pediatria dei ricercatori hanno riportato i risultati di un loro studio sul bullismo da cui emerge come la vita delle persone che hanno subito bullismo (vittime) hanno una prospettiva di vita minore (Fonte).
Sarebbe stato interessante sapere come sono riusciti a raccogliere i dati, il tipo di campione utilizzato, le variabili osservate e via dicendo... ma è pretendere troppo da una notizia data da un giornalista che magari non è neanche un minimo esperto dell'argomento di cui scrive un pezzo... forse sarei dovuta andare al convegno per soddisfare la mia curiosità.

Comunque, le ricerche vengono fatte per avvalorare o meno delle ipotesi che un ricercatore si pone, e anche per formulare nuove idee, proposte... insomma per favorire un proseguire, un approfondimento. Avendo personalmente un pensiero simmetrico, mi è subito balenata in mente la domanda: ma invece i bulli-carnefici che prospettiva di vita hanno?

Per come è stata riportata dal giornalista, il motivo della prospettiva di vita inferiore per le vittime di bullismo sono malattie a cui vanno incontro queste persone, come l'obesità, l'asma, malattie cardiovascolari, tumori. Questo a causa dei traumi subiti. Ma il bullo ha traumi? Domanda retorica.

Ormai è però risaputo che il bullo non nasce bullo, ma la sua storia di vita spesso lo induce a comportarsi da bullo. Ci sono quindi bambini che fanno i bulli perché hanno sofferto e come difesa hanno indurito il cuore, magari perché testimoni di violenze tra i genitori, magari perché picchiati dai genitori, magari perché sono stati fatti umiliare o vergognare, magari perché non hanno ricevuto l'amore di cui avevano bisogno. Alcuni di questi bambini reagiscono vendicandosi con altri bambini. Ma loro stessi sono stati vittime di "un certo tipo di "bullismo". Sono quindi delle vittime.

Questa ricerca vale anche per loro?

Non è ovviamente mia intenzione sminuire la ricerca o i sentimenti e le emozioni che un bambino vittima di bullismo prova. Ma a volte ci dimentichiamo che stiamo parlando di bambini e che anche il bullo lo è, e come tutti i bambini, essi imitano gli adulti e con i loro comportamenti danno dei messaggi che non vanno ignorati.

Tanto si sta facendo per il bullismo, soprattutto nelle scuole medie e nelle superiori. Ancora troppo poco alle elementari e alle materne, quando lavorare sulla prevenzione è spesso vitale.
Riflettevo poi su quanto si aiutano i genitori dei bambini che fanno i bulli e se loro hanno voglia di farsi aiutare.
Bullismo, tra vittime e carnefici Bullismo, tra vittime e carnefici Reviewed by Paola Romitelli on 14:30 Rating: 5

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