La formazione (?) degli insegnanti nell'autismo (un'esperienza)



In seguito alla richiesta di una mamma di una bambina con autismo, riporto una lettera che lei ha scritto alla preside di una scuola in seguito ad un GLH.
I dati sensibili sono stati omessi.

Gent.ma Preside,
alla luce di quanto è emerso al GLH del giorno (), Le confesso il mio grande disappunto per la poca informazione avuta riguardo ai comportamenti di mia figlia all'interno della scuola. Non si può giudicare senza conoscere e, in quel contesto, la conoscenza della bambina e della sua patologia era completamente assente.
La preparazione degli insegnanti di sostegno di mia figlia è completamente inadeguata al problema. E' dalla non conoscenza che nascono informazioni sbagliate, si danno giudizi pesanti che danneggiano soltanto.
Non è stata fatta alcuna integrazione all'interno della classe ma soprattutto non è stata data alcuna informazione e preparazione alla classe che avrebbe dovuto accogliere mia figlia.
Si pretende in un contesto così difficile di mettere la bambina alla lavagna e farla lavorare? Sono stati dati agli insegnanti strumenti e linee guida da seguire, fra questi non c'era certo quella di far eseguire lavori alla lavagna. E' chiaro che questa frustrazione è venuta fuori nel modo sbagliato.

Si parla molto d'accettazione, di solidarietà ecc. Le posso dire che con mia figlia non si può fingere perché lei sente le persone dalle quali viene accettata per quello che è. con lei falsità e finte attenzioni non passano...
Forse la scuola andrebbe molto meglio se le persone che seguono questi bambini siano preparate nello specifico con corsi di aggiornamento e altro, ma troppo spesso manca la passione per il lavoro che svolgono!

In casa la bambina ha fatto notevoli progressi, è genitle, abbastanza collaborativa e ubbidiente come può esserlo una qualsiasi adolescente. Come può essere che a scuola si verifichi esattamente l'opposto?
Il continuo cambiamento degli insegnanti (dall'inizio dell'anno sono stati ben 4) probabilmente ha comportato notevoli disagi; si sa bene che l'accettazione di nuove figure richiede tempi lunghi, ma forse questo è un dettaglio!

Sentivo di dover scrivere quanto detto per dare voce alla realtà mia e di mia figlia che è ben lontana da quella dipinta in sede di GLH, lo dovevo e lo devo soprattutto a mia figlia e a tutte quelle persone che mi hanno accompagnato e sostenuto in questo percorso di crescita con risultati concreti e soddisfacenti.

All'interno della scuola ringrazio alcune insegnanti che sono state e sono due figure di riferimento importanti per mia figlia e per me, e ringrazion Lei che mi ha prestato attenzione in questo momento di verifica sperando in una collaborazione futura più armoniosa e produttiva.
Cordiali saluti.

Successivament la mamma mi fa sapere che:

La lettera non ha ricevuto alcuna risposta. Ho cambiato quindi scuola con tutti i disagi che questa scelta obbligata può comportare; sperando di incontrare situazioni nelle quali potrà esserci, si, un incontro professionale, ma soprattutto un incontro emotivo e umano.


Una mamma
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La nostra squolaMaestra: scuola si scrive con la "c".
Alunno: si, ma solo quando è corretta!
La formazione (?) degli insegnanti nell'autismo (un'esperienza) La formazione (?) degli insegnanti nell'autismo (un'esperienza) Reviewed by Paola Romitelli on 14:02 Rating: 5

1 commento:

  1. Conosco fin troppo bene questi disastri, anche molti "miei" bambini sono inseriti in classi dove l'integrazione scolastica è solo una bella parola da sfoggiare in sede di riunioni...che disastro, molti di questi bambini passano il loro tempo a passeggiare per gli anditi della scuola, senza che nessuno prenda in mano la situazione! Temo di non offendere nessuno, ma la scuola non è preparata per accogliere questi ed altri bambini con disabilità di vario tipo. Naturalmente non faccio di tutte le erbe un fascio, ma le mosche bianche diventano tra il personale scolastico e di sostegno sempre di più una rarità!
    Il futuro non sarà certo più roseo...
    Ciao Paola, a presto!

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