Ecco i manicomi e i loro "ospiti"

Con questo post vorrei dare risalto ad un post pubblicato qualche giorno fa da Niagara sul blog La strada delle parole. Lo faccio qui sia perché ho già scritto altri post in merito, sia perché è il blog più seguito tra gli altri che amministro. Visto il tema, lo inserirò anche su Amici Speciali (che attualmente non curo), in modo che possa far parte anche dell'archivio di un blog appena nato ma per me molto importante.

Credo fermamente che i manicomi non vadano riaperti.
Credo che dalla storia, dal passato, si possa imparare: non tenere conto della storia significa inevitabilmente fare scelte sbagliate.
Credo che alle persone con disabilità intellettiva vadano offerte altre possibilità. Non dare a loro una alternativa valida, significa non darla nemmeno a noi stessi; significa non accettare il diverso; significa che usciamo sconfitti dal confronto con il diverso.

Legge 180/78 trent'ann dopo

La speranza di Basaglia si è infranta nel giudizio storico di Tancredi "Se vogliamo che tutto resti com'è, bisogna che tutto cambi". Sopravvive il ricordo della scritta sui muri dell'Istituto di Gorizia e dell'Istituto di Trieste "Noi liberiamo le persone, voi continuate ad internarle".

Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) - La fuga di Grande Capo


Il manicomio è una grande cassa
di risonanza
e il delirio diventa eco,l'anonimità misura,
il manicomio è il monte Sinai,
maledetto, su cui tu ricevi
le tavole di una legge
agli uomini sconosciuta.

Alda Merini

Qui il post originale


Ecco i manicomi e i loro "ospiti" Ecco i manicomi e i loro "ospiti" Reviewed by Paola Romitelli on 20:33 Rating: 5

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