La scuola degli idioti


E' un libro particolare: un autistico ad alto funzionamento (o Asperger - i grandi studiosi non sono ancora d'accordo se distinguere le due etichette per due diverse patologie o meno) che racconta la vita di altri autistici con cui ha condiviso l'infanzia in una scuola speciale: Nazeer, l'autore del libro, un adulto autistico di 28 anni, collabora oggi con delle testate giornalistiche e come consulente per il governo britannico. Decide (chissà se l'ha veramente deciso da solo) di seguire le tracce dei suoi compagni di scuola.

Durante la lettura mi sono domandata spesso se Nazeer fosse propria una persona autistica, se non si fossero sbagliati a diagnosticarlo, se, forse, fosse guarito. L'unica cosa che potrebbe destare sospetto è il modo di scrivere, molto descrittivo, appunto. Anche quando parla di emozioni proprie o dell'altro, o di eventi tristi, ne parla sempre con una 'sorta di distacco', un distacco sottile, ma in qualche modo presente. Ovviamente parlo di una modalità di raccontare, che non vuol dire che Nazeer non provasse dei sentimenti o delle emozioni.

Non sono stata colpita eccessivamente da questo libro, l'unica cosa che ho trovato interessante in quanto scritta da un autistico, è quando Nazeer parla delle cause dell'autismo affermando che derivano dal patrimonio genetico: "il genius loci dell'autismo non è ancora stato individuato nel genoma, ma alcune analisi suggeriscono che i geni responsabili dell'autismo variano da 3 a 10". In contrapposizione afferma che è presente una propoensione dei genitori a credere che l'autismo sia causato da vaccini o da avvelenamento da mercurio, dicendo che sono teorie in voga su internet e imputandole al fatto che "è più facile per tutti se l'autismo avesse una causa materiale, meglio ancora se esterna alla relazione genitore-figlio. [...] soprattutto per quei genitori che vogliono cercare le cause dell'autismo a qualcosa che non sia collegato al proprio DNA".
La scuola degli idioti La scuola degli idioti Reviewed by Paola Romitelli on 10:01 Rating: 5

11 commenti:

  1. Effettivamente sono molti gli studi che collegano l'autismo all'avvelenamento cronico dell'amalgama dentale. Io penso che qualche correlazione c'è, ma sono studi molto difficili, basti pensare che il mercurio può passare dalle otturazioni della madre, al suo sangue e quindi al feto.
    Bob

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  2. Si, sono studi difficili. Tra l'altro sono convinta che 'siamo quello che mangiamo/ingeriamo'...quindi in qualche modo è così.
    Però, se la causa fosse solo questa, dovremmo essere tutti autistici.
    Credo che una predisposizione genetica ci sia, purtroppo.
    Ma sono pronta a cambiare idea se qualcuno mi dimostra seriamente il contrario.

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  3. Gia, anche perchè bisognerebbe capire se un gene è stato modificato da qualche prodotto chimico; inoltre subentrano anche i parassiti, che vengono "attratti" dai metalli pesanti, come asserisce la dr. clark, quindi veramente difficile è risalire alla causa primaria.

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  4. Non sapevo che i parassiti fossero attratti dai metalli pensanti: interessante.
    Avevo invece capito che i bambini con autismo avessero le difese immunitarie basse, per questo fossero sempre ammalati (spesso hanno la candita data, dicono, da un abbassamento delle difese), ma forse è tutto un circolo vizioso.

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  5. Ho appena sentito al Tg che la camorra ha 'nascosto' sotto i rifiuti 'normali' scorie contenenti metalli pesanti come mercurio e piombo, e come a causa di questi molti animali in quelle zone sono nati deformi...assurdo.
    La cosa assurda poi, è che gli stessi camorristi abitano in queste zone ormai sicuramente contaminate!

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  6. La candida come tutti i funghi, "cattura" i melalli. In presanza di amalgame, c'è sempre la candida.
    Bob

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  7. Anche con l'amalgame dele otturazioni dei denti e nelle persone 'normali'?

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  8. Si anche se la cosa è più complessa, infatti intervengono altri fattori o concause, l'alimentazione, ad es.e il sistema immunitario. In realtà tutti hanno la candida, ma in determinate condizioni, vira in patogena. In questo caso, bisogna stare attenti a non eliminarla troppo velocemente, con farmaci agressivi,perchè il bel funghetto, assorbe il mercurio,(e ciò è bene, perchè non va negli organi importanti)ma lo trasforma in mercurio organico, potenzialmente molto più tossico. In definitiva, in presenza di candida, prima togliere la fonte inquinante,le amalgame, e poi curare il fungo, abbinando una chelazione.
    Bob

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  9. So invece che spesso viene prima curata la candida e poi viene fatta la chelazione: è quindi un processo errato?

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  10. Come dicevo, se la cura alla candida viene fatta con prodotti chimici troppo agressivi, vi è un grosso pericolo; meglio farla dolce e insieme alla chelazione, ma naturalmente per prima cosa rimuovere la fonte inquinante, con i dovuti accorgimenti. Meglio lasciare le amalgame dove sono, piuttosto che toglierle senza un protocollo di rimozione adeguato!
    Bob

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  11. Ciao!!!

    Grazie per la segnalazione libresca!!!

    Sembra un libro molto interessante...!!!

    A presto!!!

    Con simpatia!!!

    Ricky

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